TITICI Sterrato GRX LE in collaborazione con Shimano
TITICI celebra il mondo gravel con la nuova STERRATO GRX LE in collaborazione con Shimano
l marchio italiano presenta l’ultima creazione gravel: tubazioni in acciaio Columbus Life, fatte a mano in Italia, con sistema anti-vibrazioni PAT. I primi 12 esemplari sono realizzati in collaborazione con Shimano e dipinti dallo street artist Luca Di Maggio.
Tradizione e tecnologia, arte e artigianalità italiana. TITICI celebra il mondo gravel con un’iniziativa unica in collaborazione con Shimano: il nuovo modello STERRATO realizzato in edizione speciale ed equipaggiato con la versione Limited del celebre gruppo Shimano GRX.
Il modello STERRATO GRX LE verrà prodotto in soli 12 esemplari che saranno dipinti a mano dallo street artist milanese e gravel rider Luca Di Maggio ispirandosi al motto “Ride TITICI around the world”. La forcella di ciascun modello infatti evoca una diversa nazione del mondo, richiamando i principali stilemi culturali. Il primo esemplare è dedicato al Giappone: il Monte Fuji, il Sol Levante, la pianta del bonsai e il fiore di loto si stagliano in rosso su sfondo bianco – i colori nazionali.

Nuovo STERRATO - Steel a TITICI
Il progetto STERRATO nasce nel 2018 dalla volontà di introdurre nella gamma TITICI un materiale nobile e ricco di storia: l’acciaio. Queste premesse sono alla base della collaborazione tutta “Made in Italy” con Columbus, la storica azienda di Caleppio di Settala (Milano) leader mondiale nella produzione di tubazioni in acciaio di alta gamma per artigiani e telaisti. STERRATO è realizzata a mano con tubi Columbus Life progettati in esclusiva per TITICI. Il top tube, in particolare, presenta il sistema PAT (Plate Absorber Technology) già utilizzato dal brand italiano nei telai in carbonio. La forma piatta e sottile del tubo contribuisce a ridurre le vibrazioni senza pregiudicare la rigidezza e le performance del telaio.
STERRATO è il sublime incontro tra il comfort, garantito dall’acciaio e potenziato dal sistema PAT, e le prestazioni scritte nel dna TITICI. Il risultato è un modello dal sapore vintage con dettagli moderni e sofisticati, come il passaggio cavi integrato, il tubo sterzo di dimensioni maggiorate e i freni a disco. La perfetta celebrazione del mondo gravel, uno stile che affonda le sue radici nel ciclismo eroico ma che guarda costantemente al futuro e all’innovazione.

Gruppo Shimano GRX Limited Edition
Con la serie GRX, introdotta sul mercato nel 2019, Shimano ha realizzato di fatto il primo gruppo di componenti specifici per il gravel e i terreni sconnessi. Oggi, in collaborazione con TITICI, Shimano lancia il GRX in edizione Limited. Il dna del GRX LE è il collaudato gruppo meccanico a 11 velocità di serie GRX 800 L’elemento distintivo è la finitura argento spazzolato e lucidato che offre una versione di classe della stessa qualità, precisione e durata che è sinonimo dei componenti della famiglia Shimano GRX.
STERRATO GLX LE in edizione speciale sarà disponibile a partire da ottobre con trasmissione singola 1x11 velocità o trasmissione doppia 2x11 velocità. Il modello STERRATO, con allestimento a scelta del cliente, sarà disponibile sul mercato a partire dalla stessa data.

Una location speciale per la STERRATO GRX LE
Gli scatti fotografici per la campagna di lancio della STERRATO GRX LE sono stati realizzati nella stupenda cornice del Parco Giardino Sigurtà, il parco naturalistico situato a Valeggio sul Mincio, in Provincia di Verona, eletto tra i parchi più belli d’Italia e d’Europa. La location scelta è quella dei Laghetti Fioriti, circondati da ninfee e aceri giapponesi. Un angolo di “Oriente” che allude alle ambientazioni del Giappone esaltando la raffinatezza della nuova STERRATO e la creazione artistica di Luca Di Maggio.
Disponibile a partire da ottobre, online e presso i rivenditori TITICI
Titici Relli, la nuova forma del Gravel
Il marchio italiano presenta la sua nuova gravel bike con il rivoluzionario sistema AAT (Arch Absorber Technology). La speciale forma ad arco del tubo sella riduce ulteriormente le vibrazioni, offrendo la più alta combinazione di prestazioni e comfort mai raggiunta.

Un’anima racing racchiusa in un corpo dalle forme rivoluzionarie. TITICI presenta RELLI, la nuova bici gravel full-carbon nata per ridefinire i confini delle prestazioni offroad. La ricerca del massimo in termini di velocità, stabilità, comfort e divertimento di guida ha portato a una radicale reinterpretazione del telaio gravel con lo sviluppo dell’innovativo sistema AAT (Arch Absorber Technology). La forma ad arco del tubo piantone contribuisce a ridurre le vibrazioni senza ricorrere a complicati ammortizzatori e senza pregiudicare l’elevata rigidezza del telaio, che si traduce in prestazioni straordinarie.
RELLI è la naturale evoluzione del modello F-GR02 del marchio italiano e affianca nella linea gravel il modello ALL-IN in alluminio, completando la proposta di TITICI per gli amanti del gravel in tutte le sue forme: dalla gara esigente al bikepacking avventuroso.

ARCH ABSORBER TECHNOLOGY – RIDUCE LE VIBRAZIONI, AUMENTA LE PRESTAZIONI
Nel 2017 TITICI è il primo marchio al mondo a lanciare il sistema PAT (Plate Absorber Technology), la traduzione al livello ingegneristico più sofisticato di una intuizione semplice: la forma delle tubazioni e la deformazione dei materiali hanno un elevato impatto sul comfort percepito dal ciclista. La forma piatta e ultra-sottile (solo 8 millimetri) del tubo orizzontale con tecnologia PAT permette di assorbire fino al 19% di vibrazioni in più, mantenendo inalterata la rigidezza torsionale del telaio.
Fedeli allo stesso principio, gli ingegneri TITICI hanno proseguito nello sviluppo e ideato il nuovo sistema AAT (Arch Absorber Technology) che introduce nel telaio RELLI un secondo elemento di riduzione delle vibrazioni. Il tubo piantone è stato ridisegnato con una speciale forma ad arco che ha la funzione di attenuare le sollecitazioni tra i due nodi del movimento centrale e della sella. In questo modo, le vibrazioni non si trasmettono in maniera diretta e immediata dal terreno al corpo del ciclista.
Il risultato è una percezione di comfort ancora più elevata con un beneficio complessivo in termini di prestazioni. Sui terreni irregolari, tipici delle gare gravel, il corpo risulta meno affaticato: il ciclista può spingere al massimo delle sue capacità per un periodo di tempo prolungato.
STABILE E REATTIVA
Non solo il sistema AAT. Rispetto al modello F-GR02, il telaio RELLI è stato interamente rivisto anche nel design del carro posteriore. I foderi ribassati (l’innesto con il tubo piantone è 30 millimetri più in basso rispetto al tubo orizzontale) garantiscono maggiore stabilità sullo sterrato e alta reattività. Carro e forcella sono progettati per ospitare pneumatici di dimensioni generose, fino a 700x42c, senza che accumuli di fango tra copertone e tubazioni limitino la scorrevolezza.

PASSAGGIO CAVI INTEGRATO
L’avantreno di RELLI è stato sviluppato a partire dal modello VENTO, il telaio da strada che coniuga aerodinamicità e leggerezza. Il tubo sterzo di dimensioni maggiorate (la sezione misura 1 1/2” invece del tradizionale 1 1/8”) offre stabilità e precisione di guida, anche nei tratti più impegnativi, e consente il passaggio interno dei cavi per un design pulito e aerodinamico.

REALIZZATA SU MISURA IN ITALIA
Il telaio RELLI è realizzato in carbonio ad altissimo modulo utilizzando il metodo di fasciatura PBW (Progressive Bandage Workmaship) con resine lente. Questa tecnica permette di creare telai perfetti al millimetro partendo dalle misure antropometriche del ciclista e dalle analisi biomeccaniche. Ogni bici RELLI è unica, totalmente personalizzata nelle geometrie e nei colori: la partner ideale del ciclista e al tempo stesso l’espressione del suo carattere, secondo la filosofia di esclusività di TITICI. L’intero processo produttivo è svolto in Italia, dalla progettazione, all’ingegnerizzazione fino alla creazione dei telai e all’assemblaggio del prodotto finale.
Disponibile a breve, online e presso i rivenditori TITICI.
Titici presenta All-in And
Titici presenta All-in And: il nuovo telaio Gravel con trattamento anodizzante ultra-resistente e ioni d’argento

Il marchio italiano presenta a Cyclingworld Düsseldorf (Germania, 18-20 marzo) la versione AND del telaio in alluminio ALL-IN con uno speciale trattamento anodizzante: straordinariamente resistente a graffi, abrasioni e usura.
Le cose belle durano per sempre. TITICI presenta la versione AND del telaio ALL-IN, caratterizzata da un innovativo trattamento anodizzante con ioni d’argento. Grazie a questa tecnologia brevettata, il telaio diventa straordinariamente resistente a graffi e abrasioni, garantendo una quasi totale resistenza all'ossidazione anche in ambiente marino.
Il telaio ALL-IN è nato dalla collaborazione esclusiva con l’azienda italiana DEDACCIAI, leader mondiale nelle tubazioni in alluminio. Caratterizzato da saldature a mano e passaggio cavi integrato, questo telaio si distingue per l’affidabilità e l’elevata stabilità. La nuova versione AND esalta le proprietà di resistenza che rendono ALL-IN perfetto per le lunghe avventure sugli sterrati e le strade meno battute.

COME FUNZIONA
Attraverso uno speciale trattamento, l’alluminio del telaio viene sottoposto a una profonda trasformazione superficiale sfruttando lo straordinario connubio fra l’Ossido anodico e un metallo nobile quale l’Argento. Come risultato, si crea un vero e proprio nuovo materiale.
Il procedimento elettrolitico dell’anodizzazione provoca una crescita accelerata dello strato protettivo di ossido sull’alluminio. In pratica, attraverso questo trattamento si genera una nuova pelle del metallo, caratterizzata da un’elevatissima adesione con la base. Gli ioni di argento sigillano invece le microporosità dell’ossido conferendo alla superficie del telaio proprietà uniche.
I VANTAGGI
Rispetto alla tradizionale verniciatura, il telaio AND ha un peso inferiore, un’altissima resistenza alla corrosione e un’elevata durezza superficiale. Questo si traduce in una una straordinaria resistenza a graffi, abrasioni e usura.
La colorazione penetra in profondità e si fissa nello strato di ossido garantendo una durata pressoché infinita. A differenza della verniciatura tradizionale, infatti, non avviene alcun distacco di parti di vernice in seguito a urti o vibrazioni grazie alle caratteristiche di inasportabilità dello strato di ossido anodico.
La manutenzione è più semplice dal momento che lo sporco non riesce ad aderire alla superficie. Pulire il telaio dopo una ride nel fango o su strade polverose è facile e rapido.

IN ANTEPRIMA ASSOLUTA A CYCLINGWORLD DÜSSELDORF DAL 18 AL 20 MARZO
Il telaio ALL-IN nella versione AND sarà presentato in anteprima assoluta a Cyclingworld Europe (all’interno dello stand del dealer TITICI La Bici), l’importante show dedicato alla bicicletta e alla cultura ciclistica in programma dal 18 al 20 marzo a Düsseldorf (Germania). Questo trattamento sarà subito ordinabile per i telai ALL-IN negli allestimenti Apex, Grx e Rival Axs.
Buon compleanno Titici! 60 anni di innovazione Made in Italy
22 dicembre 2021: buon compleanno Titici! 60 anni di innovazione Made in Italy
Il 22 dicembre 1961 nasceva simbolicamente TITICI. Per festeggiare i 60 anni di attività, siamo tornati alle origini e abbiamo ripercorso la storia del glorioso marchio italiano insieme al fondatore Alberto Pedrazzani.
Il 22 dicembre 1961 nasceva simbolicamente TITICI. Per festeggiare i 60 anni di attività, siamo tornati alle origini e abbiamo ripercorso la storia del glorioso marchio italiano insieme al fondatore Alberto Pedrazzani.
Il 22 dicembre 1961 nasceva simbolicamente TITICI. Per festeggiare i 60 anni di attività, siamo tornati alle origini e abbiamo ripercorso la storia del glorioso marchio italiano insieme al fondatore Alberto Pedrazzani.
Il 22 dicembre 1961 iniziava un'avventura tutta italiana. Una storia di artigianato e innovazione, di coraggio, passione e ostinazione. Quel giorno Alberto Pedrazzani posa il saldatore e guarda il suo primo telaio: un triciclo per bambini. Non poteva ancora saperlo, ma poche ore prima di Natale stava nascendo la TITICI.

Gli inizi
Gli inizi
In Italia sono gli anni del boom economico dopo la seconda guerra mondiale. Alberto Pedrazzani, classe 1937, lavora come apprendista in un'officina meccanica di Castelnuovo d'Asola, in provincia di Mantova. "Una marca di Milano cercava qualcuno che saldasse i manubri dei suoi tricicli", ricorda il fondatore della TITICI. "Quando l'ho saputo, ho cercato il marchio alla fiera di Milano e ho fatto un accordo con loro. Dai manubri siamo passati ai telai completi. Ho creato i primi tricicli e le prime biciclette per bambini.".
Un marchio di Milano cercava qualcuno che saldasse i manubri dei suoi tricicli,
Quando l'ho saputo, ho cercato il marchio alla fiera di Milano e ho concluso un accordo con loro. Dai manubri siamo passati ai telai completi. Ho creato i miei primi tricicli e le prime biciclette per bambini.
Tradizionalmente innovatori
Tradizionalmente innovatori
Appassionato di lavorazione dei metalli e specializzato nella saldobrasatura, Pedrazzani ha una mente aperta, curiosa ed eclettica che lo porta ad anticipare i tempi cercando sempre nuove soluzioni. È quindi inevitabile che la spinta verso il futuro, la volontà di proporre prodotti innovativi e rivoluzionari, diventino "tratti caratteriali" anche della nuova creatura TITICI.
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"Hoottenuto la mia licenza di operatore cinematografico, ho frequentato corsi di specializzazione sui metalli e corsi di aerotecnica per capire le eliche e i motori elettrici. Ho frequentato le fiere internazionali alla ricerca delle ultime innovazioni. Nel 1964, ho scoperto la saldatura elettrica e l'ho subito introdotta nella mia azienda per aumentare la qualità e la resistenza dei telai. Ho studiato i modelli di altre marche, non per copiarli, ma per sviluppare telai migliori e unici da lanciare sul mercato. L'obiettivo era quello di vincere la concorrenza, soprattutto dei paesi asiatici, attraverso l'alta qualità e l'innovazione costante.Lamotivazione era spesso anche pratica: garantirmi un modo per mantenere i miei cinque figli".
Ho conseguito la licenza di operatore cinematografico, ho frequentato corsi di specializzazione sui metalli e corsi di aerotecnica per comprendere eliche e motori elettrici. Ho partecipato a fiere internazionali alla ricerca delle ultime innovazioni. Nel 1964 ho scoperto la saldatura elettrica e l'ho introdotta immediatamente nella mia azienda per aumentare la qualità e la resistenza dei telai. Studiai i modelli di altri marchi, non per copiarli, ma per sviluppare telai migliori e unici da lanciare sul mercato. L'obiettivo era quello di vincere la concorrenza, soprattutto dei Paesi asiatici, attraverso l'alta qualità e l'innovazione costante. La motivazione era spesso anche pratica: garantirmi un modo per mantenere i miei cinque figli.

Dal brevetto "Fuego" a un milione di fotogrammi
Dal brevetto "Fuego" a un milione di fotogrammi
Fu anche grazie all'appoggio di tutta la famiglia che l'azienda crebbe e gli affari si moltiplicarono. Negli anni '80 la saldatura robotizzata aumenta la produttività; all'inizio degli anni '90 l'azienda, ribattezzata Tecno Telai Ciclo ("Nel 1985 abbiamo messo questo nome sulla confezione del nostro kit di riparazione delle gomme. Nel 1995 è stato abbreviato in TITICI" ricorda Pedrazzani), raggiunge la produzione di un milione di telai all'anno, affermandosi tra i maggiori produttori europei di telai per biciclette. La crescita vertiginosa è alimentata dalla forte domanda di biciclette BMX e delle nuove mountain bike, settore in cui TITICI è un'eccellenza indiscussa.
Nel 1985, abbiamo inserito questo nome sulla confezione del nostro kit per la riparazione delle forature degli pneumatici. Nel 1995 è stato abbreviato in TITICI
"Ilmodello di cui sono più orgoglioso, però, è il Fuego", spiega Pedrazzani. "Èun modello brevettato nei primi anni '80 con un sistema di sospensione a balestra assolutamente innovativo per l'epoca. Per realizzarlo mi sono ispirato alle sospensioni dei carri agricoli. L'idea di fondo è che si può ottenere un maggiore comfort di guida sfruttando la deformazione dei materiali. Un concetto che è stato approfondito negli ultimi anni da mio figlio Matteo portando alla creazione del sistema PAT, il tubo superiore piatto e ultrasottile che è diventato la firma di ogni telaio TITICI".
Il modello di cui vado più fiero, tuttavia, è il Fuego,
Si tratta di un modello brevettato all'inizio degli anni '80 con un sistema di sospensioni a balestra assolutamente innovativo per l'epoca. Per realizzarlo mi sono ispirato alle sospensioni dei carri agricoli. L'idea alla base è che si può ottenere un maggiore comfort di guida sfruttando la deformazione dei materiali. Un concetto che è stato approfondito negli ultimi anni da mio figlio Matteo e che ha portato alla creazione del sistema PAT, il tubo orizzontale piatto e ultrasottile che è diventato la firma di ogni telaio TITICI.

Creatori del futuro: l'atelier della bicicletta
I creatori del futuro: l'atelier della bicicletta
E' proprio Matteo Pedrazzani, insieme ai suoi fratelli, che negli anni 2000 porta la TITICI in una nuova dimensione: dalla grande produzione seriale di telai per biciclette alla produzione artigianale di telai in carbonio, rigorosamente su misura per il cliente. Senza dimenticare gli insegnamenti del padre Alberto, ispirato dalla passione per il prodotto e dalla voglia di sperimentare, Matteo trasforma il negozio di Castelnuovo d'Asola in un esclusivo atelier della bicicletta. Nel 2007, TITICI lancia per la prima volta in Italia la storica FieltyNine, la prima MTB da 29″, stabilendo una nuova tendenza. Dal 2017 il marchio fa parte del gruppo Trerè Innovation, una solida e importante azienda mantovana che contribuisce all'espansione di TITICI nel mondo e dà continuità al processo di innovazione.
"Vedo cosa è diventato il marchio TITICI e ne sono molto orgoglioso", conclude Alberto Pedrazzani. "Grazie a Trerè Innovation, un prodotto Made in Italy, artigianale e innovativo, può farsi conoscere in tutto il mondo, riscuotendo consensi e ammirazione. "In 60 anni sono cambiati i telai, ma i valori sono sempre rimasti gli stessi. Auguri TITICI!
Vedo cosa è diventato il marchio TITICI e sono molto orgoglioso,
Grazie a Trerè Innovation, un prodotto Made in Italy, artigianale e innovativo, può farsi conoscere in tutto il mondo, riscuotendo consensi e ammirazione.

Le iniziative per i 60 anni
Le iniziative per i 60 anni
Per festeggiare i 60 anni di attività, TITICI ha creato nel 2021 il modello VENTO Sessanta Anni, un'edizione speciale caratterizzata dall'affascinante colorazione verde con cromature che si ricollega idealmente agli anni '60. Nella sede di Asola, inoltre, è in fase di completamento un nuovo show-room di 1000 mq per esporre l'intera collezione, offrire servizi professionali di bikefitting e supportare il cliente nella definizione del modello, delle geometrie e dei colori più adatti alle sue esigenze. Lo show-room fa parte di un processo di rinnovamento dell'intera sede e sarà inaugurato nel corso del 2022.
Titici x Luna Rossa Prada Pirelli
F-DB02 x Luna Rossa Prada Pirelli, la TITICI Special Edition in tre pezzi unici.
Creare la bicicletta perfetta è come creare la barca vincente. Ci vuole tecnologia e passione, innovazione e attenzione maniacale ai dettagli. Dall'incontro tra l'eccellenza del ciclismo e della vela prende vita TITICI F-DB02 x LUNA ROSSA PRADA PIRELLI.
Insieme per fare la storia
Esclusivo e sofisticato, questo modello è stato realizzato a mano in Italia con una grafica personalizzata dedicata al prestigioso team Luna Rossa Prada Pirelli, il Challenger of Record della 36a America's Cup presentato da PRADA. La tecnologia e le prestazioni di TITICI supportano l'equipaggio italiano in una missione storica: portare per la prima volta in Italia il più antico trofeo sportivo internazionale.


Insieme per fare la storia
Tre biciclette per tre campioni
Il modello F-DB02 x LUNA ROSSA PRADA PIRELLI è stato prodotto in tre esemplari per il direttore del team e skipper Max Sirena e i timonieri James Spithill e Francesco Bruni. I tre campioni di vela hanno impresso la loro firma sul telaio e utilizzano la bici ad Auckland (Nuova Zelanda) come parte della loro preparazione atletica per le regate della PRADA Cup. Vincere le sfide più importanti è qualcosa che può essere raggiunto solo attraverso la perfezione dei dettagli.
Performance e comfort Made in Italy
Leggera, essenziale ed elegante, il modello F-DB02 x LUNA ROSSA PRADA PIRELLI è la sintesi assoluta di performance e comfort. Il telaio in carbonio di alta gamma presenta il tubo orizzontale più sottile al mondo, solo 8 millimetri - una tecnologia brevettata (Plate Absorber Technology) che permette al telaio F-DB02 di assorbire fino al 18% in più di vibrazioni rispetto ai telai standard, senza compromettere l'elevata rigidità torsionale. La migliore sensazione di guida, con prestazioni da corsa.
Partecipa all'asta su Charity Stars
Il modello F-DB02 x LUNA ROSSA PRADA PIRELLI può essere tuo! Partecipa all'asta sulla piattaforma Charity Stars e diventa proprietario della bici firmata da James Spithill o Francesco Bruni. L'asta inizia venerdì 22 gennaio e terminerà lunedì 22 febbraio con l'annuncio dei due vincitori. Non perdere l'occasione di guidare una moto unica e da collezione.
Tre biciclette per tre campioni
Il modello F-DB02 x LUNA ROSSA PRADA PIRELLI è stato prodotto in tre esemplari per il direttore del team e skipper Max Sirena e i timonieri James Spithill e Francesco Bruni. I tre campioni di vela hanno impresso la loro firma sul telaio e utilizzano la bici ad Auckland (Nuova Zelanda) come parte della loro preparazione atletica per le regate della PRADA Cup. Vincere le sfide più importanti è qualcosa che può essere raggiunto solo attraverso la perfezione dei dettagli.
Tre biciclette per tre campioni
Vincere le sfide più importanti è qualcosa che si può ottenere solo attraverso la perfezione dei dettagli.
Performance e comfort Made in Italy
Leggera, essenziale ed elegante, il modello F-DB02 x LUNA ROSSA PRADA PIRELLI è la sintesi assoluta di performance e comfort. Il telaio in carbonio di alta gamma presenta il tubo orizzontale più sottile al mondo, solo 8 millimetri - una tecnologia brevettata (Plate Absorber Technology) che permette al telaio F-DB02 di assorbire fino al 18% in più di vibrazioni rispetto ai telai standard, senza compromettere l'elevata rigidità torsionale. La migliore sensazione di guida, con prestazioni da corsa.
Prestazioni e comfort Made in Italy
La migliore sensazione di guida, con prestazioni da gara.
Partecipa all'asta su Charity Stars
Il modello F-DB02 x LUNA ROSSA PRADA PIRELLI può essere tuo! Partecipa all'asta sulla piattaforma Charity Stars e diventa proprietario della bici firmata da James Spithill o Francesco Bruni. L'asta inizia venerdì 22 gennaio e terminerà lunedì 22 febbraio con l'annuncio dei due vincitori. Non perdere l'occasione di guidare una moto unica e da collezione.
Partecipa all'asta su Charity Stars
Non perdete l'occasione di guidare una moto unica e da collezione.
TITICI e Luna Rossa Prada Pirelli contro i rifiuti di plastica
Con il ricavato dell'asta in cui le bici sono state vendute al termine della America's Cup, sosteniamo il progetto No Plastic in the Ocean promosso da One Ocean Foundation. Ogni euro raccolto contribuirà alla raccolta di 2 kg di rifiuti plastici che minacciano le coste dell'Oceano Pacifico. In collaborazione con organizzazioni locali, come Plastic Bank, i rifiuti saranno raccolti e reintrodotti nella filiera produttiva globale, favorendo così lo sviluppo di un'economia circolare locale.
TITICI e Luna Rossa Prada Pirelli hanno aderito a questo progetto spinti dalla loro sensibilità verso il grave problema dei rifiuti plastici. L'inquinamento da plastica è purtroppo presente in tutti i mari del mondo, interessa da vicino le attività di Luna Rossa Prada Pirelli e del gruppo italiano Trerè Innovation, proprietario del marchio TITICI. Da anni Trerè Innovation promuove un sistema di produzione sostenibile che rispetta i mari e l'ambiente. Non esiste un pianeta B.
Specifiche tecniche
Telaio personalizzato: TITICI F-DB02 x LUNA ROSSA PRADA PIRELLI full carbon
Forcella: TITICI DB02
Reggisella: Carbonio Ti
Attacco manubrio: Deda Elementi Superzero
Manubrio: Deda Elementi Superzero Carbon
Reggisella: Deda Elementi Superzero
Ruote: Campagnolo Shamal Carbon
Gruppo: Campagnolo Record 12s
Deragliatore posteriore: Campagnolo Record 12s
Guarnitura: Campagnolo Record UT Carbon
Cambio: Campagnolo Record UT Carbon
Catena: Campagnolo Super Record
Cassetta: Campagnolo Super Record 12s
Sistema frenante: Campagnolo 03 AFS 140mm / 160 mm
Sella: Prologo Scratch Nack
Pneumatici: Pirelli P ZERO
Nastro manubrio: Prologo
TITICI e Luna Rossa Prada Pirelli contro i rifiuti di plastica
Con il ricavato dell'asta in cui le bici sono state vendute al termine della America's Cup, sosteniamo il progetto No Plastic in the Ocean promosso da One Ocean Foundation. Ogni euro raccolto contribuirà alla raccolta di 2 kg di rifiuti plastici che minacciano le coste dell'Oceano Pacifico. In collaborazione con organizzazioni locali, come Plastic Bank, i rifiuti saranno raccolti e reintrodotti nella filiera produttiva globale, favorendo così lo sviluppo di un'economia circolare locale.
TITICI e Luna Rossa Prada Pirelli hanno aderito a questo progetto spinti dalla loro sensibilità verso il grave problema dei rifiuti plastici. L'inquinamento da plastica è purtroppo presente in tutti i mari del mondo, interessa da vicino le attività di Luna Rossa Prada Pirelli e del gruppo italiano Trerè Innovation, proprietario del marchio TITICI. Da anni Trerè Innovation promuove un sistema di produzione sostenibile che rispetta i mari e l'ambiente. Non esiste un pianeta B.
Specifiche tecniche
Telaio personalizzato: TITICI F-DB02 x LUNA ROSSA PRADA PIRELLI full carbon
Forcella: TITICI DB02
Reggisella: Carbonio Ti
Attacco manubrio: Deda Elementi Superzero
Manubrio: Deda Elementi Superzero Carbon
Reggisella: Deda Elementi Superzero
Ruote: Campagnolo Shamal Carbon
Gruppo: Campagnolo Record 12s
Deragliatore posteriore: Campagnolo Record 12s
Guarnitura: Campagnolo Record UT Carbon
Cambio: Campagnolo Record UT Carbon
Catena: Campagnolo Super Record
Cassetta: Campagnolo Super Record 12s
Sistema frenante: Campagnolo 03 AFS 140mm / 160 mm
Sella: Prologo Scratch Nack
Pneumatici: Pirelli P ZERO
Nastro manubrio: Prologo
TITICI e Luna Rossa Prada Pirelli contro i rifiuti di plastica
Con il ricavato dell'asta in cui le bici sono state vendute al termine della America's Cup, sosteniamo il progetto No Plastic in the Ocean promosso da One Ocean Foundation. Ogni euro raccolto contribuirà alla raccolta di 2 kg di rifiuti plastici che minacciano le coste dell'Oceano Pacifico. In collaborazione con organizzazioni locali, come Plastic Bank, i rifiuti saranno raccolti e reintrodotti nella filiera produttiva globale, favorendo così lo sviluppo di un'economia circolare locale.
TITICI e Luna Rossa Prada Pirelli contro i rifiuti di plastica
TITICI e Luna Rossa Prada Pirelli hanno aderito a questo progetto spinti dalla loro sensibilità verso il grave problema dei rifiuti plastici. L'inquinamento da plastica è purtroppo presente in tutti i mari del mondo, interessa da vicino le attività di Luna Rossa Prada Pirelli e del gruppo italiano Trerè Innovation, proprietario del marchio TITICI. Da anni Trerè Innovation promuove un sistema di produzione sostenibile che rispetta i mari e l'ambiente. Non esiste un pianeta B.
Specifiche tecniche
Specifiche tecniche
Telaio personalizzato: TITICI F-DB02 x LUNA ROSSA PRADA PIRELLI full carbon
Forcella: TITICI DB02
Reggisella: Carbonio Ti
Attacco manubrio: Deda Elementi Superzero
Manubrio: Deda Elementi Superzero Carbon
Reggisella: Deda Elementi Superzero
Ruote: Campagnolo Shamal Carbon
Gruppo: Campagnolo Record 12s
Deragliatore posteriore: Campagnolo Record 12s
Guarnitura: Campagnolo Record UT Carbon
Cambio: Campagnolo Record UT Carbon
Catena: Campagnolo Super Record
Cassetta: Campagnolo Super Record 12s
Sistema frenante: Campagnolo 03 AFS 140mm / 160 mm
Sella: Prologo Scratch Nack
Pneumatici: Pirelli P ZERO
Nastro manubrio: Prologo
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L'A-GR01 sul vulcano più alto del mondo
Sulla cima dell'Ojos del Salado si può toccare il cielo con le mani, dopo essersi rifatti gli occhi con le meraviglie della natura incontaminata: saline, lagune, fenicotteri. Ed è qui, sul vulcano attivo più alto del mondo (6.891 m), al confine tra Cile e Argentina, che Mirco Robaldo ha intrapreso la sua ultima avventura sul TITICI A-GR01.
Mirco, 48 anni, è lo specialista di Travel&Mountain, parte del management di Editoriale Domus Advertising, la casa editrice che ha alle spalle anche riviste come Meridiani, Meridiani Montagne, Meridiani Cammini e il sito montagna.tv. Vero fanatico degli sport di montagna e del cicloturismo, ha scelto la nostra gravel bike in alluminio per percorrere 360 km attraverso il deserto di Atacama, partendo da Caldera, città sulla costa cilena del Pacifico, per raggiungere il piccolo rifugio Murray (4.550 metri sul livello del mare). Da lì, è partito a piedi per raggiungere la spettacolare cima del vulcano. La sua avventura è iniziata il 21 dicembre e, accompagnato da una coppia di amici, ha raggiunto la cima degli Ojos del Salado il 2 gennaio.
Estenuante?
"È stato un viaggio impegnativo, ma non terribile. Il caldo torrido del deserto di Atacama, uno dei più aridi del mondo, ci ha preso alla sprovvista e ci ha costretti a pedalare un giorno in più e a riprogrammare il nostro tempo di viaggio. Anche le ripide pendenze ci hanno messo a dura prova. In bici, abbiamo totalizzato 5600m di dislivello".
Esauriente?
Raccontaci il tuo itinerario.
"Siamo partiti da Caldera, sulle rive dell'Oceano Pacifico, e dopo cinque giorni siamo arrivati al primo campo base di Laguna Verde, a 4.300 metri sul livello del mare. Siamo rimasti qui per acclimatarci per tre giorni prima di risalire sulle moto e dirigerci verso l'Atacama Camp a 5.240 m sul livello del mare. Tuttavia, il percorso era impraticabile quest'anno a causa dell'eccesso di sabbia. Ecco perché abbiamo lasciato le moto al rifugio Murray e abbiamo proseguito a piedi. Purtroppo Marco e Grazia - i miei due compagni d'avventura - non sono riusciti a raggiungere la vetta e si sono fermati a 6.500m di quota".
Ci parli del suo itinerario.
Come hai trovato la TITICI A-GR01?
"Questo è stato il mio primo viaggio in sella alla TITICI A-GR01. Mi è piaciuto molto. Ho apprezzato la versatilità del suo set-up. Ho ridotto la lunghezza dell'attacco manubrio in modo da potermi sedere più eretto, e ho scelto pneumatici da 47 mm e forcelle di sospensione per aumentare il mio comfort ed evitare di mettere a dura prova le articolazioni sui tratti di sterrato. Ho anche trovato la A-GR01 estremamente facile da smontare e rimontare, un processo che è vitale per il trasporto di una bici in aereo ma che spesso può essere lungo e complicato".


Come ha trovato il TITICI A-GR01?
Perché hai scelto un telaio in alluminio?
"Perché è perfetto per le lunghe avventure: è robusto e facile da riparare se qualcosa va storto".
Come vi siete organizzati per trasportare l'attrezzatura?
"Una compagnia locale ha trasportato cibo e acqua ai due campi, Laguna Verde e Atacama. Ho portato tutto il resto con me sulla moto: kit tecnico, stivali da trekking, tenda, sacco a pelo, tappetino, piumino per le alte quote, cibo e acqua. In pratica, tutto il necessario per un viaggio di 14 giorni in mezzo al nulla. Ho indossato scarpe da trail running di base per il ciclismo con pedali piatti, in modo da non dover prendere un paio di scarpe extra specifiche per il ciclismo. Per trasportare tutto, ho attaccato un portapacchi universale Thule alle forcelle anteriori per trasportare le borse. La bici è già predisposta per il montaggio di portapacchi posteriori, dove ho attaccato un portapacchi Tubus. Sia davanti che dietro ho usato borse Vaude e, infine, ho attaccato una borsa più leggera al manubrio. Per l'acqua, oltre a due bottiglie standard, ho aggiunto tre portabottiglie: una sotto il telaio e due alle forcelle. Questo mi ha permesso di portare cinque litri d'acqua, anche se ho dovuto comunque chiedere di più alle poche auto che mi hanno sorpassato lungo la strada perché, con il caldo, ne ho bevuta tanta".
Avete fatto anche il viaggio di ritorno in bicicletta?
"La nostra avventura è stata un viaggio indipendente in un posto dove c'era molto poco - nemmeno l'acqua per la doccia - dove dovevi prepararti da solo il cibo e montare e smontare la tua tenda per dormire. L'abbiamo fatto per 14 giorni e dopo la vetta eravamo così esausti - soprattutto mentalmente - che quando due alpinisti cileni incontrati durante la salita ci hanno offerto un passaggio, abbiamo accettato. Abbiamo caricato tutto nel loro pick-up e siamo tornati alla civiltà per una bella doccia ristoratrice".
Perché hai scelto un telaio in alluminio?
"Perché è perfetto per le lunghe avventure: è robusto e facile da riparare se qualcosa va storto".
Come vi siete organizzati per trasportare l'attrezzatura?
"Una compagnia locale ha trasportato cibo e acqua ai due campi, Laguna Verde e Atacama. Ho portato tutto il resto con me sulla moto: kit tecnico, stivali da trekking, tenda, sacco a pelo, tappetino, piumino per le alte quote, cibo e acqua. In pratica, tutto il necessario per un viaggio di 14 giorni in mezzo al nulla. Ho indossato scarpe da trail running di base per il ciclismo con pedali piatti, in modo da non dover prendere un paio di scarpe extra specifiche per il ciclismo. Per trasportare tutto, ho attaccato un portapacchi universale Thule alle forcelle anteriori per trasportare le borse. La bici è già predisposta per il montaggio di portapacchi posteriori, dove ho attaccato un portapacchi Tubus. Sia davanti che dietro ho usato borse Vaude e, infine, ho attaccato una borsa più leggera al manubrio. Per l'acqua, oltre a due bottiglie standard, ho aggiunto tre portabottiglie: una sotto il telaio e due alle forcelle. Questo mi ha permesso di portare cinque litri d'acqua, anche se ho dovuto comunque chiedere di più alle poche auto che mi hanno sorpassato lungo la strada perché, con il caldo, ne ho bevuta tanta".
Avete fatto anche il viaggio di ritorno in bicicletta?
"La nostra avventura è stata un viaggio indipendente in un posto dove c'era molto poco - nemmeno l'acqua per la doccia - dove dovevi prepararti da solo il cibo e montare e smontare la tua tenda per dormire. L'abbiamo fatto per 14 giorni e dopo la vetta eravamo così esausti - soprattutto mentalmente - che quando due alpinisti cileni incontrati durante la salita ci hanno offerto un passaggio, abbiamo accettato. Abbiamo caricato tutto nel loro pick-up e siamo tornati alla civiltà per una bella doccia ristoratrice".
Perché hai scelto un telaio in alluminio?
"Perché è perfetto per le lunghe avventure: è robusto e facile da riparare se qualcosa va storto".
Perché avete scelto un telaio in alluminio?
Come vi siete organizzati per trasportare l'attrezzatura?
"Una compagnia locale ha trasportato cibo e acqua ai due campi, Laguna Verde e Atacama. Ho portato tutto il resto con me sulla moto: kit tecnico, stivali da trekking, tenda, sacco a pelo, tappetino, piumino per le alte quote, cibo e acqua. In pratica, tutto il necessario per un viaggio di 14 giorni in mezzo al nulla. Ho indossato scarpe da trail running di base per il ciclismo con pedali piatti, in modo da non dover prendere un paio di scarpe extra specifiche per il ciclismo. Per trasportare tutto, ho attaccato un portapacchi universale Thule alle forcelle anteriori per trasportare le borse. La bici è già predisposta per il montaggio di portapacchi posteriori, dove ho attaccato un portapacchi Tubus. Sia davanti che dietro ho usato borse Vaude e, infine, ho attaccato una borsa più leggera al manubrio. Per l'acqua, oltre a due bottiglie standard, ho aggiunto tre portabottiglie: una sotto il telaio e due alle forcelle. Questo mi ha permesso di portare cinque litri d'acqua, anche se ho dovuto comunque chiedere di più alle poche auto che mi hanno sorpassato lungo la strada perché, con il caldo, ne ho bevuta tanta".
sito web ufficialebkw-fw.de
Come vi siete organizzati per il trasporto di attrezzature?
Avete fatto anche il viaggio di ritorno in bicicletta?
"La nostra avventura è stata un viaggio indipendente in un posto dove c'era molto poco - nemmeno l'acqua per la doccia - dove dovevi prepararti da solo il cibo e montare e smontare la tua tenda per dormire. L'abbiamo fatto per 14 giorni e dopo la vetta eravamo così esausti - soprattutto mentalmente - che quando due alpinisti cileni incontrati durante la salita ci hanno offerto un passaggio, abbiamo accettato. Abbiamo caricato tutto nel loro pick-up e siamo tornati alla civiltà per una bella doccia ristoratrice".
Avete fatto anche il viaggio di ritorno in bicicletta?
Luca Di Maggio
"Vedi quel bel tubo superiore elegante - totalmente piatto - e capisci subito di avere tra le mani la superficie perfetta per creare arte". Luca Di Maggio, a.k.a. Mr. Di Maggio, è uno street artist milanese e il volto della cultura urbana creativa che sta sbocciando nelle città di tutto il mondo. I suoi personaggi in acrilico si possono vedere lungo le strade di Tel Aviv, tra i tetti di Brooklyn, sui muri diroccati di Milano, su persiane e cartelloni pubblicitari.
Dare loro vita su un telaio in carbonio Flexy Gravel è stato l'inizio di un'amicizia che ci ha portato nel mondo dell'arte metropolitana. Il telaio personalizzato è diventato la sua tela. Con pennarelli e vernice spray, il Mr. Di Maggio ha trasformato una bici Titici in qualcosa di ancora più unico: un'opera d'arte in movimento. L'artista stesso passa ore a pedalare per le strade di tutto il mondo sul suo capolavoro.
Come definirebbe la sua arte?
"Le mie creazioni sono diari, rappresentazioni di una vita che cade da qualche parte tra il sogno e la realtà. Sono una forma di terapia che compio su me stesso. Mio padre era un giudice, ho studiato legge ma poi ho capito che non faceva per me. Ho lavorato come grafico, ma sentivo l'attrazione delle forme fisiche. Dipingere grandi pareti è uno sfogo fisico essenziale per me".
Come definirebbe la sua arte?
Proprio come il ciclismo, che è un tema ricorrente nel tuo lavoro.
"Il ciclismo è come la pittura: un modo rilassante per sfogarsi. Il ciclismo e i ciclisti sono una fonte di ispirazione continua, perché ogni viaggio è una metafora della vita stessa: si incontrano strade difficili e salite infinite, ma quando si arriva in cima, la vista è incredibile. Il ciclismo ci insegna che tutti i nostri sforzi saranno ricompensati".
Proprio come il ciclismo, che è un tema ricorrente nel suo lavoro.
Da dove viene questo "feeling" per Titici?
"Ho provato subito empatia con il marchio e con le persone che ci lavorano. Sono un accanito sostenitore del Made in Italy e Titici ne è uno degli esempi più forti nel ciclismo. Non ho mai avuto una bici in carbonio. Le forme sorprendenti della Flexy Gravel hanno catturato subito la mia attenzione. Quando l'ho vista ho pensato: è la tela perfetta".


Cosa hai scelto di raffigurare sul telaio del tuo Flexy Gravel?
"È una rappresentazione della mia esperienza personale, in cui ho intrecciato alcuni temi generali come la vita e la morte. Sul tubo orizzontale e sulle forcelle ho dipinto il mio cane, che vive con me da 17 anni: siamo invecchiati insieme. Poi, ho ricreato i miei viaggi sulla bici. Ci sono alberi perché sono un devoto ambientalista. Ho disegnato anche mio padre, che ho perso da tempo, e le Pale di San Martino dove ci portava in vacanza: Mi piace l'idea di vedere la sua faccia mentre pedalo. Lungo il tubo sella ho creato un disegno composto da palline colorate. Sembrano caramelle, per ricordarmi di mangiare e mantenere l'energia. Verso il mozzo si vedono le mie classiche facce, un elemento che creo da anni, e degli scarabocchi, che interpreto come simbolo di libertà e di lasciarsi trasportare dalle emozioni".
Da dove nasce questo "sentimento" per Titici?
tasje telefoonhoesje tasje_comlink web
Cosa ha scelto di raffigurare sul telaio del suo Flexy Gravel?
Pale di San Martino
Contento del risultato?
"Mi ci è voluto quasi un mese per farlo ed è stato faticoso. Ci sono stati momenti in cui avrei voluto mollare tutto. Ma sono davvero felice del risultato. Penso che questo Flexy Gravel abbia un aspetto davvero elegante".
Siete soddisfatti del risultato?
Quando esci sui tuoi Titici?
"Quasi sempre. Ho scelto di non avere un'auto, la Flexy Gravel è la mia compagna ovunque vada: su strada o su sterrato. Faccio circa 400 km ogni settimana".
Quando esce con i suoi Titici?
Conoscendo così bene l'ambiente urbano, cosa pensi della bicicletta nelle città?
"Le biciclette stanno diventando sempre più importanti, stanno prendendo il controllo degli spazi urbani. Questo sembra un cambiamento positivo: Vedo più ciclisti, più piste ciclabili, più persone felici".
Conoscendo così bene l'ambiente urbano, cosa pensa della bicicletta in città?
Noi di Titici siamo orgogliosi della possibilità di lavorare con Mr. Di Maggio. Questa collaborazione ha unito l'arte di costruire biciclette e l'arte della pittura, in un amore collettivo per progetti unici.